Una Valutazione Del Rinforzo Sincrono Per Incrementare I Comportamenti On-Task In Bambini In Età Prescolare

Gli schemi di covariazione sono degli schemi di rinforzo continuo e vengono così definiti poiché ad un cambiamento del comportamento corrisponde un cambiamento del rinforzatore; comportamento e rinforzatore covariano.

Gli schemi di covariazione comprendono lo schema di rinforzo sincrono e lo schema di rinforzo coniugato. Più nello specifico, lo schema di rinforzo coniugato prevede che un cambiamento di una specifica dimensione del comportamento sia direttamente proporzionale ad un cambiamento di una componente del rinforzatore, su base continua (Lewis, 1973; Lindsley, 1962; MacAleese et al., 2015; Rapp, 2008). Lo schema di rinforzo sincrono prevede che il comportamento e il cambiamento ambientale determinato dal rinforzatore inizino e finiscano nello stesso preciso momento (Ramey et al., 1972; Rovee-Collier & Gekoski, 1979; Weisberg & Rovee-Collier, 1998).

Il presente studio è volto a dimostrare l’efficacia, nonché la preferenza da parte dei bambini in età prescolare, dello schema di rinforzo sincrono paragonandolo ad uno schema di rinforzo “accumulato”. Lo scopo di Diaz de Villegas e colleghi, è anche quello di dimostrare come il rinforzo sincrono possa incrementare comportamenti socialmente significativi come quello di rimanere on-task in bambini in età prescolare.

I partecipanti a questo studio sono 8 bambini d’età compresa tra i 2 e i 5 anni, a sviluppo tipico, in grado di rimanere seduti per più di 5 minuti, seguire un’istruzione che contenesse più steps e tenere in mano una matita o similari per tracciare delle forme geometriche. La variabile dipendente, dunque, era la durata del comportamento on-task definito come il movimento dell’utensile per scrivere effettuato in modo costante e all’interno delle linee molto spesse di confine della forma prestampata fornita dagli sperimentatori e/o girare la pagina per avere una nuova pagina sulla quale lavorare, il tutto senza pause superiori ai due secondi.

Giacché uno degli obiettivi dello studio è stato quello di valutare la preferenza dei bambini ad uno dei due schemi di rinforzo ai quali sono stati esposti, gli autori hanno utilizzato i colori dei materiali e delle tovaglie stese sui tavoli di lavoro come stimoli discriminativi che segnalavano le differenti condizioni disponibili (baseline, rinforzo sincrono, rinforzo accumulato).

La variabile indipendente era quindi l’esposizione ad uno schema di rinforzo sincrono in una condizione e ad uno schema di rinforzo accumulato nell’altra condizione. Nella condizione “rinforzo sincrono” lo sperimentatore forniva attenzione sotto forma di conversazione riguardo temi o attività gradite e faceva ascoltare al bambino canzoncine preferite mentre il bambino era impegnato nel comportamento on-task, interrompendo attenzione e musica non appena il bambino interrompeva il compito per più di due secondi.

Nella condizione “rinforzo accumulato” erano programmate le stesse conseguenze della condizione esposta precedentemente ma al termine della sessione e per una durata pari alla durata del comportamento on-task mostrato.

Il disegno sperimentale utilizzato è stato un multielement design per paragonare l’efficacia delle due condizioni per ogni partecipante; per mostrare controllo sperimentale tra i partecipanti che avevano livelli simili di comportamento on-task attraverso le due condizioni, inoltre, è stato utilizzato un non-concurrent multiple baseline design across participants.

Per determinare la preferenza dei bambini ai due schemi di rinforzo, è stata effettuata una valutazione delle preferenze con arrangiamento per catene concorrenti (Hanley et al., 2005; Herrnstein, 1964). Gli sperimentatori hanno messo in fila sul tavolo i tre colori associati alle tre condizioni e hanno ricordato le contingenze associate ad ogni colore (ad es. per il colore bianco, baseline, non ci sarebbe stata nessuna conseguenza in termini di canzoncine e attenzione dello sperimentatore se il bambino avesse ricalcato le forme sul quaderno degli esercizi fornito). Il posto dei tre colori è stato cambiato per ogni sessione e ogni bambino ha avuto modo di essere esposto a tutte e tre le condizioni. Al termine sono state ricordate nuovamente le contingenze associate ad ogni colore ed è stato chiesto ai bimbi di effettuare una scelta indicando, toccando o nominando il colore favorito. A seconda del colore scelto il partecipante veniva esposto alla condizione corrispondente (ad esempio se sceglieva il bianco veniva esposto alla condizione di baseline).

I risultati dimostrano che per 7 partecipanti su 8 il comportamento on-task è aumentato nella condizione di rinforzo sincrono in misura significativamente maggiore rispetto alla baseline e rispetto alla condizione di rinforzo accumulato. Allo stesso modo, 7 bambini su 8 hanno mostrato una preferenza per le contingenze della condizione di rinforzo sincrono.

Per un’analisi più dettagliata della procedura, dei risultati e della conseguente discussione è possibile consultare l’articolo “An evaluation of synchronous reinforcement for increasing on-task behavior in preschool children”, autori Sara C. Diaz de Villegas, Claudia L. Dozier, Rachel L. Jess and Elizabeth A. Foley.

L’articolo è consultabile nella pubblicazione di Marzo 2020 del Journal of Applied Behavior Analysis.

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Presentato da: Dott.ssa Claudia Costella

Dott.ssa Claudia Costella, Psicologa, Analista del Comportamento in formazione, specializzata in Neuropsicologia. Ha lavorato come educatrice in contesti scolastici di ogni ordine e grado e come tutor per ragazzi con disabilità presso l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”. Attualmente terapista ABA presso l’associazione Alba Onlus e Coordinatrice dei Master ABA di I e II livello tenuti dalla LUMSA e dal Consorzio Universitario Humanitas.