DRA e Demand Fading Nel Trattamento di Comportamenti Distruttivi Mantenuti dalla Fuga

Link all’articolo originale: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1284011/

L’influente studio di Piazza et al. (1996) “Differential reinforcement of alternative behavior and demand fading in the treatment of escape‐maintained destructive behavior” rappresenta una delle diverse applicazioni di strategie di rinforzo differenziale e demand fading nel trattamento di comportamenti problematici.

Gli autori hanno valutato gli effetti di un pacchetto di trattamenti per la riduzione del comportamento distruttivo mantenuto dalla fuga di un ragazzo con diagnosi di disturbo dello spettro autistico e lieve disabilità intellettiva.

Il comportamento preso come target è stato il comportamento distruttivo mantenuto dalla fuga (escape), definito come aggressività (colpire, lanciare, battere la testa, spingere, pizzicare, lanciare oggetti agli altri e mordere), autolesionismo (mordersi la mano, battersi la testa e cadere sul pavimento), e distruzione di proprietà (distruggere la proprietà, lancio di oggetti e calci e colpi sulle superfici).

Gli interventi valutati sono stati l’utilizzo di procedure di rinforzo differenziale della compliance (DRA), escape extinction, demand fading.

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Una strategia tradizionalmente utilizzata per trattare il comportamento distruttivo mantenuto dalla fuga, consiste nell’ interrompere la relazione tra il comportamento ed il rinforzo (EE) fornendo allo studente una guida fisica per soddisfare la richiesta precedentemente presentata. Tuttavia è possibile che l’utilizzo delle procedure di estinzione porti a pattern comportamentali definiti come “scoppio dell’estinzione” (extinction burst), la cui gestione potrebbe essere problematica da parte dei caregivers.

Per evitare una tale difficoltà, gli autori hanno usato una combinazione delle procedure sopra elencate al fine di trattare il comportamento distruttivo di Jon, un ragazzo di undici anni.

Dopo il completamento di una analisi funzionale, sono iniziate le sessioni di trattamento, concluse dopo il raggiungimento di un numero prestabilito di prove accademiche a tavolino (range durata 30 secondi a 68,6 minuti).

Per valutare il pacchetto di trattamento, gli autori hanno utilizzato una combinazione di disegni di ricerca reversal e multielement. La baseline è stata identica alla condizione di “demand” dell’analisi funzionale. Il pacchetto di trattamento consisteva in:

  • Rinforzo differenziale della compliance (DRA). Il DRA è stato usato per incrementare la compliance con le istruzioni. Ottenuta la collaborazione con un determinato numero di istruzioni, la sessione terminava e Jon poteva lasciare la stanza ed interagire con il terapista e avere accesso ai rinforzatori per 10 minuti.
  • Escape Extinction. Implementata con prompt continuo senza guida fisica, fornendo prompt gestuali e verbali ogni 10 secondi in caso di fuga dall’istruzione e fino all’esecuzione della stessa. In caso di fuga dal setting la stessa veniva consentita ma ricordando verbalmente le contingenze ogni due minuti e riprendendo la precedente sequenza didattica una volta tornato nel setting
  • Demand Fading. Il numero di istruzioni da completare in ogni sessione è stato incrementato di una unità dopo due sessioni consecutive in cui il rate dei comportamenti distruttivi è stato almeno del 90% inferiore rispetto al livello medio della baseline.

Con questo intervento il comportamento distruttivo dello studente è stato ridotto a livelli prossimi allo zero e la compliance è notevolmente migliorata durante le attività didattiche, senza l’uso di guida fisica.

I fattori che potrebbero aver contribuito al successo di queste procedure sono diversi. In primo luogo, la compliance ha permesso l’accesso agli items di alto valore identificati mediante l’assessement delle preferenze. Inoltre, quando il comportamento collaborativo è stato mostrato con alta latenza Jon non ha potuto accedere all’attenzione e agli items tangibili, cosa che potrebbe aver stabilito o aumentato l’efficacia di questi rinforatori nel tempo. In terzo luogo il demand fading potrebbe aver incrementato la probabilità che il comportamento collaborativo di Jon contattasse il rinforzo. Infine, la relazione risposta – rinforzo per il comportamento distruttivo è stata interrotta non consentendo a Jon di evitare il completamento del compito attraverso il comportamento problema.

Tali risultati sono in linea con quelli di Pace et al. (1994), ponendo il focus sulla possibilità di ridurre il comportamento distruttivo e aumentare al contempo la compliance senza la necessità di ricorrere alla guida fisica.

Piazza, C. C., Moes, D. R., & Fisher, W. W. (1996). Differential reinforcement of alternative behavior and demand fading in the treatment of escape‐maintained destructive behavior. Journal of Applied Behavior Analysis, 29(4), 569-572.

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Scritto da: Dott.ssa Romina Tarquinio 

La dottoressa Romina Tarquinio è Psicologa con specialistica in indirizzo clinico dal 2007. Analista del Comportamento in formazione, collabora con l’Associazione Alba Onlus di Pescara dal 2012, sia svolgendo le proprie mansioni in domiciliare che al centro diurno La casa dei sogni. Ha lavorato e lavora con bambini e adolescenti. I suoi principali campi di interesse sono analisi funzionale e insegnamento di abilità funzionali..